I Tessuti Sintetici Operati

I TESSUTI SINTETICI OPERATI

Il termine operato indica l'aspetto del tessuto che sembra formare un disegno in rilievo o caratterizzato dall'alternanza lucido/opaco.
L'aspetto di un tessuto operato può essere determinato dall'armatura vera e prorpia, come nella costa, oppure mediante lavorazioni effettuate sucessivamente. Nel primo caso il diritto è simile al rovescio, nel secondo si vede chiaramente la differenza.
In altri casi il disegno del tessuto è dovuto all'alternanza di filato lucido e opaco ce crea un affascinante gioco di rifrazione luminosa.

IL TULLE
E' un tessuto, realizzato in vari gradi di pesantezza, creato da fili che si intrecciano in modo molto aperto creando una rete trasparente ma molto stabile, solida, resistente e duratura.

I PIZZI
Il pizzo, per il suo innegabile potere seduttivo, è sempre stato un elemento indispensabile nella confezione della biancheria intima, nonostante fosse un tempo molto costoso, a causa della lunga lavorazione che si effettuava esclusivamente a mano. Nel 1808, con l'invenzione della macchina per il tulle, perfezionata in seguito da J. Leavers, il pizzo divenne un tessuto meno costoso ed accessibile a tutti. A partire dagli anni '70, l'utilizzo del filato Elastan ha conferito, alle balze e tessuti di pizzo, estensibilità, vestibilità e comfort. A seconda dei telai utilizzati per la loro realizzazione, i pizzi si dividono in due grandi famiglie: Pizzi Leavers, i più pregiati e pizzi Jacquard, i più comuni.

PIZZI LEAVERS
La denominazione nasce dal nome del telaio messo a punto dal Lord inglese John Leavers, nel 1812. Successivamente questi antichi telai approdarono in Francia, a Calais dove tutt'ora si trova la maggiore concentrazione di aziende produttrici di tali pizzi. Caratterizzati da un elaboratissimo funzionameto ad intrecci di trama e ordito, la capacità dei telai Leavers di lavorare con un numero molto elavato di fili, fa si che i pizzi che ne nascono si distinguano per l'alta definizione del disegno e una particolare finezza.

Caratteristiche tecniche:
- disegno ben definito e motivo a rilievo;
- punto lungo (fili morbidi che flottano in superficie)
- picot pulito che forma un piccolo anello;
- fondo vario, estremamente fine.

PIZZI JACQUARD
La denominazione Jacquard deriva dal nomedato ad una particolare tipologia di telai nata in Germania dopo la seconda guerra mondiale. Il pizzo Jacquard è solitamente un pizzo più semplice rispetto al Leavers. Il primo telaio di questa serie fù il Rachel e via via con il tempo vennero messi a punto i telai successivi ovvero jaquardtronic e textronc, per finire con l'ultimo nato, il super textronic.
Caratteristica comune di questa famiglia è il punto tricot, un punto semplice ma resistente.

- RASCHEL
E' il pizzo più modesto ed economico. L'effetto ottico del disegno è piatto, piuttosto ripetitivo e  non permette un motivo ben definito. Queste caratteristiche sono dovute ad un minore numero di aghi del telaio.

- JAQUARDTRONIC
Rispetto all'impostazione jacquard, questa tecnica consete di ottenere notevoli migliorie, dovute al maggior numero di barre utilizzate dal telaio che danno la possibilità di creare motivi più ricchi e di particolare effetto.

- TEXTRONIC E SUPERTEXTRONIC
Entrambe le lavorazioni vengono realizzate con la stessa tecnica con telai di alta tecnologia simili tra loro, che consentono una notevole ricchezza e varietà di disegni ed un marcato effetto rilievo. I pizzi textronics si presentano più pieni e dalla mano più corposa, mentre i super textronic, sempre mantenendo la caratteristica principale del rilievo, sono più ricchi di giochi sul fondo e hanno la mano più cascante.